Si è concluso, con tre giorni intensi e ricchi di esperienze vissute, IT.A.CÀ Palermo, il Festival nazionale del Turismo Responsabile che lo scorso weekend ha ospitato la prima edizione in Sicilia.
Tre giorni di turismo responsabile raccontati attraverso il filo rosso della Bio-Diversità tramite visite, incontri, tour e laboratori. Un cammino unico in città per trasformare l‘incoming in becoming.
«Come osservatori delle mille storie di Palermo, viaggiatori e abitanti,» racconta Fabrizio Giacalone della Palma Nana «insieme abbiamo passeggiato tra strade, vicoli e sentieri, in città, in campagna o in riva al mare, assaporando la Bio-Diversità, le sue bellezze, le sue manifestazioni imprevedibili, nelle diverse visioni sociale, culturale, agricola e ambientale attraverso una lettura etica e sostenibile»
Il festival è stato inaugurato venerdì 18 settembre, presso Al Fresco Giardino Bistrot. «Presentare la prima tappa di Itaca Palermo nel nostro giardino Bistrot Al Fresco, luogo rigenerato che è diventato motore di eventi culturali che raccontano la Bio-Diversità sociale che sta al centro del Progetto Cotti in Fragranza, è stato un grande privilegio.» racconta Nadia Lodato di Cotti in Fragranza «Aprire il dibattito sulle visioni di una società in cambiamento che necessita di riflessioni attente che mettono al centro l'etica della responsabilità, la governance partecipata, la centralità della comunità è stata un'occasione per riscoprire cittadini attenti e disponibili a mettere in moto una bella intelligenza collettiva che può essere alla base di un reale cambiamento all'insegna della giustizia sociale e nel rispetto dell'ambiente.»
Nel weekend cinque eventi hanno accolto palermitani e turisti rendendoli partecipi non solo di un evento turistico, ma di dibattiti e approfondimenti sulle tematiche affrontate.
«Abbiamo attraversato il centro storico raccontando della città multietnica, con un continuo rimando fra passato e presente, fra tappe, incontri e testimonianze per raccontare la biodiversità culturale e sociale di Palermo. La vocazione all'accoglienza è già insita nel suo toponimo, Panormos, tutto porto. La città ha accolto abitanti appartenenti a diverse popolazioni in passato, ancora oggi ospita tanti cittadini stranieri che contribuiscono alla ricchezza umana e culturale della città, e l'auspicio di tutti i partecipanti di IT.A.C. À è che questo sia pure il suo futuro» racconta Chiara Utro, la guida turistica di Addipiozzo Travel che ha guidato il gruppo durante la visita.
Dalla città il festival itinerante si è spostato alle campagne, per ascoltare storie di biodiversità in agricoltura e rispetto della terra. «Questa prima edizione palermitana di IT.A.C. À» racconta Valentina Fiore di Libera Terra «è stata una importante occasione per raccontarci alla città, per avvicinare i palermitani alle splendide colline dell’Alto Belice Corleonese e fargli conoscere l’esperienza di riuso sociale dei beni confiscati che Libera Terra porta avanti. Un’esperienza che sta costruendosi una sua specificità e identità, e che abbiamo avuto modo di raccontare ai nostri ospiti: la tutela del bene comune, inteso in senso generale (terra confiscata, biodiversità, comunità locali), sono alla base del nostro lavoro per la realizzazione di prodotti che siano portavoce nel mondo della bellezza e dell’eccellenza delle nostre terre.»
Dalla campagna al mare, ad una riserva naturale e area marina protetta dentro la città di Palermo: Capo Gallo.
«È stata una occasione per condividere il valore della biodiversità nelle aree protette, la partecipazione nelle scelte di gestione del territorio con la comunità locale, la forza nella crescita culturale dei cittadini attraverso forme di educazione ambientale» ci racconta Valeria Marino della Palma Nana «raccontare ai bambini e agli adulti di Palermo, del suo mare, passeggiando lungo la costa di Capo Gallo, e della necessità della conservazione della risorse naturali e culturali.»
Dal Mare ci si è ritornati in città, dai Custodi della Bio-Diversità, l'Orto Botanico di Palermo, dove accompagnati da una guida d'eccezione, il Direttore Prof. Rosario Schicchi, si è viaggiato intorno al mondo tra le storie, curiosità e leggende delle piante.
In festival si è concluso con la tappa alla Bottega delle Percussioni con il DrumeCircle «dove» conclude Fabrizio Giacalone «insieme tutte le Bio-Diversità di Palermo si sono incontrate, in un grande cerchio: ambiente, sociale, agroalimentare, cultura, la città, il territorio hanno suonato in armonia, una musica che ci ha già proiettato ad immaginarci già IT.A.CÀ 2021, con rinnovate visioni, con una comunità che si aggrega verso scelte condivise per nuovi percorsi di turismo.